La vera felicità, la vera essenza della vita stanno nel viaggio, nella costruzione della tua mappa, giorno dopo giorno.
Considera la partenza come la più alta forma di creatività. Se però non ci metti
– desiderio
– coraggio
– ispirazione
è probabile che non ti sposterai di un centimetro.
Ricordo da bambino, non vedevo l’ora che arrivasse il momento di caricare l’auto e, con la mia famiglia, di percorrere 1.200 chilometri verso il paese d’origine dei miei genitori. Quel tipo di desiderio, di tensione emotiva e smania incontenibile sono alla base di qualsiasi viaggio costruttivo. Se non li senti, non è il tuo viaggio.
Prendi la maggior parte dei giovani, cosa desiderano oggi? Molti hanno tutto, troppo. Possiedono senza sforzo, perché le cose gli sono date – non le hanno conquistate. Non conoscono il desiderio e di conseguenza la passione.
L’annullamento della tensione verso la conquista genera individui apatici, opachi. Invece i colori con cui dovremmo dipingere la nostra tela, la nostra vita, dovrebbero essere brillanti, vivi, pieni di luce, pieni di sfumature. Nasciamo con una tavolozza di colori a nostra disposizione e ci limitiamo a usarne due, tre, in alcuni casi nessuno. Dobbiamo osare, dobbiamo desiderare di cambiare, di rinnovarci, di rialzarci dopo ogni caduta perché siamo liberi di farlo. Ma dobbiamo avere il coraggio di farlo per sentirci liberi.
Va da sé che ci vuole coraggio anche per abbandonare le certezze e muoversi verso l’ignoto: nonostante l’obiettivo sia chiaro, le variabili lungo il percorso sono talmente tante da non permetterci di avere tutto sotto controllo.
Ricordati anche di partire “leggero”: porta l’essenziale e lascia spazio per le esperienze durante il percorso. Prima di partire, chiediti cosa sei disposto a lasciare indietro: abitudini, oggetti, persone…
Abbandona le cose che non ti appartengono, ciò che hai accumulato senza una vera utilità, ciò di cui puoi fare a meno, anche se pensi il contrario.
Privarsi di qualcosa è sempre doloroso, ma se ti alleni a togliere il superfluo, soffrirai sempre meno e alla lunga otterrai benefici insperati.
Ma non dimenticare di portare con te creatività, ispirazione, curiosità e desiderio, i più grandi e meravigliosi strumenti per il tuo viaggio.
Ognuno lo vive in maniera diversa, in base al suo istinto e alla sua indole, ma per tutti la partenza coincide con una selezione: si individua una meta, si sceglie un percorso, si rinuncia in automatico a qualcosa. In pratica scegliamo tra un miliardo di possibilità, rinunciando a delle cose per trovarne altre.
Io non rinuncerei mai agli insegnamenti che mi ha trasmesso mio padre, alle esperienze che mi hanno insegnato qualcosa e a qualche profonda delusione, che mi ha aiutato a crescere.
Ricordati di portarli con te quando parti. Non andrà sempre tutto bene, non saranno rose e fiori, anzi il viaggio è pieno di contraddizioni, di chiari e scuri, di paure e serenità, di “sirene” che cercano di allontanarti dalla meta. È davanti agli ostacoli che dimostriamo di essere resilienti: passo dopo passo imparerai a reagire alle difficoltà e ai fallimenti, prestando più attenzione in futuro e scegliendo nuovi esempi a cui ispirarti.
L’ispirazione è una bussola, è uno strumento che ti aiuta a capire cosa c’è dentro di te e cosa vuoi diventare. E visto che il viaggio è il destino a cui andiamo incontro, l’ispirazione è l’arma più importante ed efficace per raggiungere la meta, per non perdere la rotta, per tracciare la mappa.
Rimboccati le maniche, metti lo zaino sulle spalle e parti per costruire la tua leggenda personale: lasciati ispirare da persone che l’hanno già fatto, impara da loro, tieni in considerazione il loro esempio, ma non volerli copiare, non voler replicare la vita di un altro. Non è di questo che stiamo parlando.
Tu sei unico e unica è la colonna sonora della tua vita: ognuno ha la sua tela, sta a te scegliere i colori per dipingerla. L’universo ti darà una mano, certo, ma se starai fermo, starà fermo anche l’universo e credimi, non succederà un bel niente, non otterrai niente, non andrai da nessuna parte.
Muoviti, datti da fare, mettiti in cammino: tutti hanno messaggi da consegnare, valori da condividere, una storia da tramandare.
La nostra missione è proprio questa: consegnare a qualcun altro la bussola che ci viene data alla nascita. Questa è la vera condivisione, si chiama “DONO”.
Ti sei mai chiesto con chi puoi condividere i tuoi desideri, i tuoi sogni, le tue aspettative? Prova a pensare a chi vorresti consegnare le cose più importanti che hai. Credo chiunque risponderebbe “alle persone di cui mi fido”. Certo. “Alle persone che non ti giudicano”, aggiungo io.
La fiducia richiede totale assenza di giudizio, che, al contrario, è la più terribile forma di tradimento. Puoi fidarti di chi non ti giudica, di chi ti promette sostegno qualsiasi cosa farai, di chi ti aiuterà a realizzare la tua leggenda personale senza porre paletti, senza contrapporti ostacoli.
Ti consiglio di allearti con chi può viaggiare con te, senza giudicarti, con chi non prova invidia, con chi non è vittima dei suoi limiti, con chi non spegnerà il tuo entusiasmo, ma ti aiuterà a proteggerlo come il più prezioso dei doni.
Ricordati di staccarti da qualsiasi forma di giudizio per liberare il tuo talento.
E ricordati di pensare alla solitudine come a una delle condizioni migliori per compiere il tuo viaggio: ti darà l’occasione di guardarti dentro e ti insegnerà a diventare più forte.
Siamo connessi ogni istante della nostra esistenza, ma non lo siamo mai con noi stessi. Dobbiamo invece pretendere la solitudine, dobbiamo avere la possibilità di concentrarci sulla bellezza che c’è dentro di noi, mettendo alla prova la nostra capacità di stare da soli e cavarcela con le nostre forze.
Mettersi alla prova e partire per il viaggio, spinti dal desiderio, sostenuti dal coraggio, guidati dall’ispirazione, è la più alta espressione di libertà di cui possiamo godere.