Paure da sfidare, ostacoli da superare. Sfide da affrontare con un sogno nel cassetto e un obiettivo
davanti agli occhi: la vera felicità. Il percorso di una start-up, un modello aziendale improntato al
cambiamento e all’innovazione, segue le stesse strade della vita. Che si tratti di in un nuovo progetto aziendale o semplicemente di un obiettivo da porsi nell’esistenza, le tappe per raggiungere il traguardo finale sono colme di sfide, paure, desiderio di cambiamento e rinascita.
Capire noi stessi
Il punto di partenza è capire noi stessi. Comprendere quali siano le nostre attitudini, le abilità e le passioni che ci permettono di sorridere al mondo e di concludere ogni giorno con il sorriso sulle labbra e il senso di soddisfazione che pervade il corpo. Ecco, bisogna scovare e liberare in volo il talento. È il motore della vita, di una start-up, il volano di un’esistenza felice e appagante. Il talento non è altro che la creatività e la conoscenza unite dalla passione alla capacità. Scriveva lo psicanalista James Hillmann:
Ognuno di noi percepisce che la propria vita, contiene molte più cose di quante le mille teorie fin
qui formulate riusciranno mai a definire. Chi non ha mai avuto, almeno una volta nella vita, una
sorta di illuminazione che ci ha condotto dove siamo. Questo qualcosa ci ha colpiti come
un fulmine.
Il talento
Approfondiamo quindi le nostre passioni, quelle attività che svolgiamo con estremo piacere: quando siamo impegnati in progetti affascinanti non sentiamo la fatica né la stanchezza, le ore passano velocemente, il tempo trascorre e noi non ce ne accorgiamo. Se queste passioni vengono allenate e sviluppate, unite allo studio e alla conoscenza, possono diventare la benzina del talento. L’inizio della corsa verso un nuovo progetto. Di lavoro o di vita.
Scoprire di avere un talento, vuol dire poi desiderare di condurlo il più in alto possibile. Trasformare un sogno in realtà. Un’idea in una start-up. Un progetto di vita in una felice esistenza.
Così nascono le sfide. È necessaria una forte dose di coraggio perché, quando ci si mette in gioco, il rischio di fallimento è alto. Così come, però, è elevata la possibilità di vincere, di raggiungere il traguardo e ottenere successo e appagamento. E non significa soltanto alti guadagni, beni materiali e riconoscimento sociale ma anche un complessivo senso di benessere che parte da noi stessi e coinvolge chi ci sta accanto. I nostri amici, gli affetti, la famiglia.
Affrontare gli ostacoli
La strada è lunga e tortuosa. Durante il cammino bisogna superare la paura di cambiare – il cosiddetto “meccanismo di sicurezza” che attiviamo di fronte al cambiamento che spaventa – il muro dei giudizi altrui, le perdite di tempo – questo sì, un valore fondamentale da amare e custodire come un gioiello prezioso – e il desiderio di mollare tutto e tornare indietro. Il fallimento e la delusione sono fisiologici, leciti e contemplati. Se e quando arrivano, non bisogna lasciarsene travolgere. Accompagnati dal giusto “capitano” che ci indichi la direzione e ci doti della bussola, possiamo superare gli ostacoli e da lì rinascere. Più forti di prima. Essere resilienti è una dote insostituibile nel cammino di una stat-up come in quello della vita. Perché, se ci pensate, alla luce di quanto detto finora, ognuno di noi è fondatore e proprietario di una start-up: la nostra vita.