Se pensiamo come, ad oggi, le nuove tecnologie hanno cambiato la nostra vita quotidiana, non possiamo esimerci dal credere che in un futuro prossimo questo cambiamento sarà sempre più presente anche nel modo di operare qualsiasi forma di lavoro, da quello di stampo cognitivo a quello di stampo manifatturiero.
Si stima, attraverso uno studio proposto dal The Economist Intelligence Unit (Ricoh), che l’impatto delle nuove tecnologie nei luoghi di lavoro obbligherà le imprese ad affrontare una nuova era dettata da una decentralizzazione via via più spinta.
Infatti, sempre secondo lo stesso studio, il 63% dei manager prevede oggi una virata verso un modello di business più reticolare ed esterno all’impresa stessa, nel quale i lavoratori a livello individuale avranno un ruolo sempre più importante nel decision making.
Non solo questo però.
Individuare e coltivare gli stakeholder come interlocutori attivi nell’impresa, e non solo come soggetti che con essa interagiscono, sarà la chiave di volta del domani.
Infatti, l’86% dei capitani d’impresa crede fortemente che gli stakeholder diventeranno un elemento integrale per prendere decisioni e che il lavoro d’impresa includerà normalmente persone esterne all’organizzazione, come i clienti, i soci, i fornitori ecc…
In un futuro molto vicino il lavoro si baserà su una rete di processi integrati per gestire le informazioni e garantire che tali informazioni siano disponibili ai lavoratori sempre e ovunque.
Un tema di forte rilievo sarà quello di comprendere come gli attori esterni all’impresa potranno apportare e recuperare le informazioni per agire con e in nome della compagnia stessa.
Attualmente, dunque, la quasi totalità del management è convinto che gli stakeholder diventeranno una parte determinante e integrale per le scelte decisionali interne.
Sarà quindi fondamentale creare, gestire ,recuperare informazioni in modo sicuro, garantendo cosi anche costanti feedback, molto spesso dimenticati.
La gestione centralizzata è infatti essenziale per proteggere i dati sensibili.
Questo è un processo in fortissima trasformazione, giacché attualmente il 43% di tutti i processi di documentazione essenziale per l’impresa in Europa si produce ancora in forma cartacea, e solo il 22% delle organizzazioni presenta processi totalmente automatizzati.
Perché il processo di decentralizzazione si realizzi, le organizzazioni saranno obbligate ad adattarsi quasi completamente al mondo digitale, in particolare se consideriamo che i lavoratori dovranno accedere alla informazioni sensibili anche fuori dai contesti lavorativi.
Nativi e non nativi digitali, dunque, saremo obbligati ad affrontare nuovi processi sistemici e ad attribuire ai mezzi di comunicazione un ruolo che si preannuncia determinante, ma soprattutto imprescindibile, per il futuro delle nostre economie.
Photo by: Micha Frank