Il dono sta al mercato come la festa sta alla vita quotidiana, il lusso all’utile, il sacro al profano, la prostituta alla sposa.
Guy Nicolas
“I doni, da noi, si fanno e si ricevono a Natale o in occasioni stabilite come i compleanni. Non è considerato “normale” fare regali senza un motivo specifico: il dono è un’eccezione, dove la regola è tenere per sé le proprie cose e ottenerne altre tramite l’acquisto o lo scambio. L’antropologia ci ha invece offerto molti esempi di società presso cui il dono costituisce uno degli elementi fondanti. Mauss, nel suo saggio, mette in evidenza che il dono non è mai gratuito ma non è neppure uno scambio a fine di lucro. E’ piuttosto un ibrido poiché chi dona si attende un “controdono”. Negli oggetti donati esiste un’anima che li lega al loro autore, ciò li rende quasi un prolungamento degli individui e tesse una rete di rapporti interpersonali.”
Il libro di Marcel Mauss, sociologo, storico e antropologo francese, ci permette di comprendere il significato segreto e un po’ mistico del donare. L’atto del donare è pervasivo anche nella attuale società occidentale governata dal mercato: dai doni “rituali” per le ricorrenze e le festività, alla costante ricerca del dono sotto forma di “sconto” o gadget in omaggio legato all’acquisto.
Nell’intuizione primordiale di Mauss sul dono come vincolo si può trovare una chiave di lettura originale di fenomeni attuali.
Consigliato a chi vuole apprendere i meccanismi dello scambio e le basi della formazione sociale.
Un’opera utile a chi crede nelle comunità d’interesse, nella condivisione e nella circolarità della conoscenza.