“Per avere successo, non è sufficiente prevedere, dobbiamo anche imparare a improvvisare”
Isaac Asimov
A parer mio, l’improvvisazione è la creatività che fa l’amore con la conoscenza.
Come prima cosa, vorrei sfatare un mito: improvvisare non è arrangiarsi o inventare sul momento.
L’improvvisazione richiede una tecnica superiore al ‘copione’ preparato.
Richiede una perizia e una cura maggiore dei dettagli perché l’attore, il musicista, lo speaker, l’imprenditore o qualunque persona che eserciti quest’arte deve essere ancora più attenta a ciò che dice e a ciò che fa.
Deve ‘creare’ sul momento.
Non ha la possibilità di tornare indietro e di riscrivere o controllare.

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Quali sono gli ingredienti per improvvisare bene?
- Abbandona le convinzioni
- Conoscenza, ovvero padronanza della materia
- Consapevolezza, che ha preso il posto delle convinzioni attraverso la conoscenza
- Esperienza. Senza esperienza ciò che diciamo e affermiamo non ha valore
- Creatività, immaginazione, idee e innovazione, per liberare il proprio talento tramite il flusso creativo
Possiamo esercitarci a improvvisare nella vita di tutti i giorni semplicemente seguendo meno rigidamente le regole prestabilite.
Mi spiego meglio: prima di eseguire un nuovo lavoro facciamo mille domande, perché abbiamo paura di sbagliare?
Male!
Male perché significa che siamo incapaci di improvvisare, di assumerci le responsabilità, siamo bloccati da freni che ci siamo imposti da soli.

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L’unico modo per far sì che gli altri apprezzino ciò che facciamo, è essere noi stessi i primi ad apprezzarlo.
L’insicurezza, invece di portarci sulla strada per essere accettati e stimati, ci porteranno sempre più lontano.
Rimarremo costantemente ancorati a modelli sorpassati.
Al contrario, lasciamoci andare, osiamo consapevolmente e otterremo dei risultati incredibili.
Certo, sicuramente dobbiamo aver studiato e sapere quello che stiamo facendo, rimanendo consapevoli e presenti.
L’improvvisazione ci permetterà semplicemente di rimuovere quel fastidioso difetto che è la mania del controllo, data da paura e incapacità di rischiare, che ci obbliga a sopprimere una parte di noi, cioè il nostro talento.
Non abbiamo idea delle strade che ci si possono aprire con un pizzico di follia in più, con la capacità di rimuovere, anzi, di saltare i paletti che la società ci mette davanti.
Il progresso è fatto di novità, non di routine.
A presto!