Le nostre abitudini , le nostre esperienze quotidiane, le costanti situazioni che si susseguono nella nostra vita, le persone che incontriamo giornalmente e le cose che ci accompagnano nella nostra “apparente normalità” non sembrano destare in noi alcun vero stupore.
Tutto ciò che rientra nella rutine suscita poco interesse, poiché l’abitudine rende la vita di tutti i giorni priva di avventura, stimoli, slancio ed entusiasmo.
Vivere cosi, con apatia, significa sopprimere la nostra creatività, facendo posto in modo sempre più importante alle cose noiose e scontate, per cui succede che iniziamo a pensare di sapere tutto, e iniziamo a giudicare in modo aprioristico tutto ciò che non si ha la pazienza di osservare.
Tanto non cambia mai nulla, tanto è cosi, si è sempre fatto cosi…
Solo le novità e l’entusiasmo delle persone provocano e mobilitano le energie della creatività verso una vera innovazione sociale: esserne completamente privi vuol dire sopravvivere piuttosto che vivere.
I rischi, le incognite sono importanti per l’essere umano che si troverebbe, senza di essi, a vivere una vita che non lascia spazio all’immaginazione , alla speranza e soprattutto al cambiamento.
Bisogna coltivare il gusto della novità ed avere la gioia e il coraggio di andare incontro al futuro vivendo il presente, poiché’ il timore dell’imprevisto nasce solo dalla paura di vivere, di osare di mettersi in discussione.
William James, il grande filosofo americano, una volta disse:
“Iniziate sin da ora ad essere ciò che vorrete diventare d’ora in avanti”
Noi non sapremo mai chi siamo veramente, non conosceremo mai il nostro valore, se non accettiamo la sfida e il confronto di una realtà che non è un piccolo feudo ma uno spazio da tutti percorribile.
Il cambiamento, le novità e l’entusiasmo, proiettandoci con coraggio nel mondo esterno, ci danno la possibilità di entrare in una community umana, fatta di conoscenza e condivisione. Ci mettono in condizione di creare e vivere una vera Innovazione Sociale
Questa può essere anche diversa da ciò che crediamo, ma che abbiamo assolutamente bisogno per non rischiare di essere ancorati all’Ego, presuntuosi e soprattutto sordi ai cambiamenti.
Vivere vuol dire partecipare, intervenire, modificare ininterrottamente se stessi e il mondo, sentirsi responsabili della propria esistenza, e avere entusiasmo per il nuovo
Creazione, cooperazione e condivisione saranno le parole che accompagneranno chi, come molti, avrà deciso di portare innovazione, non soltanto dal punto di vista professionale ma soprattutto personale, per le persone con le persone.
Le cose cambiano se lasciamo ad altri un atteggiamento di accettazione passiva delle cose e se non ci preoccupiamo del giudizio degli altri, perché loro non sanno chi siamo veramente, ma noi si.
Questo è il momento di una nuova startup della nostra vita e noi, non dimentichiamocelo, siamo i principali protagonisti, gli startupper del nuovo.
Namaste
Photo by: Sharon Mccutch