Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare, Winston Churchill
Mi capita spesso di scambiare qualche parola con le persone che incontro alle conferenze.
Si approcciano tutte più o meno allo stesso modo, prima si complimentano per l’entusiasmo e la passione che metto nei discorsi, e poi si lamentano del loro lavoro.
A quel punto chiedo sempre cosa siano intenzionati a fare per cambiare la loro situazione.
Silenzio… Assordante silenzio…
Dopo qualche minuto di riflessione cominciano a farmi la lista dei motivi (che io chiamo ‘lista delle scuse’), per cui non possono, o non vogliono, cambiare la loro condizione.
Ci sono anche motivi seri, e su quelli non mi pronuncio, ma vi assicuro che il 90% delle volte il problema è tutto in mano alla persona che parla.
Non aver paura di cambiare
Non cambiare per via della paura equivale a fare una scelta sbagliata.
Bisogna dedicarsi al cambiamento facendo leva sul coraggio e abbandonando il timore del giudizio proprio e degli altri.
Solo se mettiamo in conto di dedicare tempo e risorse al cambiamento, saremo pronti per iniziare.
Guardiamo le persone appagate dal loro lavoro, emanano una sorta di aura, non si sentono mai sotto pressione e contagiano gli altri con il loro entusiasmo.
Esercitiamoci
Se vogliamo una dose di motivazione per dedicarci a ciò che ci piace, facciamo questo semplice esercizio: dividiamo un foglio in due parti e scriviamo, nella metà di sinistra, cosa lasceremmo indietro con il cambiamento (scriviamo anche le emozioni negative che vogliamo abbandonare, ad esempio “insoddisfazione”) e sulla destra a cosa vogliamo andare incontro (anche qui emozioni comprese).
Se ancora non ci basta per saltare, aspettiamo, teniamo il foglio da parte e compiliamolo per un po’ di tempo, magari per qualche mese.
Osserveremo crescere sul foglio e in noi, giorno dopo giorno, la carica, mentre abbandoneremo man mano la paura.
Può anche darsi invece che abbiamo voglia di cambiare e che ci sentiamo pronti a farlo, ma non abbiamo un obiettivo: fermiamoci a riflettere, mettendo ben a fuoco quello che ci piace fare.
Abbiamo un hobby, una passione? Non escludiamo che proprio questa possa diventare il nostro nuovo lavoro.
E non pensiamo che sia troppo tardi.
Un signore a ottant’anni si è laureato, qual è la nostra scusa?
Finora abbiamo sprecato il nostro tempo per fare qualcosa che non ci piaceva, vogliamo continuare davvero a farlo, proprio ora che abbiamo preso consapevolezza della nostra posizione?
Spero proprio di no.
Il viaggio
E quando saremo finalmente pronti restiamo concentrati, perché non sarà per niente facile.
Dobbiamo partire subito, sperimentare e metterci alla prova.
Sbaglieremo, correggeremo il tiro e correrremo di nuovo verso il nostro obiettivo.
Ci imbatteremo in varie difficoltà, ma posso garantirti che l’universo sorride e risponde solo a chi desidera qualcosa e si muove per ottenerla.
Se siamo sulla strada giusta, ci accorgeremo immediatamente delle risposte e dei ‘segnali’ che il resto del mondo ci manderà.
Se invece siamo attanagliati da dubbi e timori, non ce la faremo.
Fallisce non chi ha paura, ma chi si lascia sopraffare dalla paura.
Ricordiamoci le parole di Michael Jordan
Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto
e ancora
Posso accettare la sconfitta, tutti falliscono in qualcosa. Ma non posso accettare di rinunciare a provarci
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